“If we want to avoid the hellscape of Blade Runner, we shouldn’t make the mistake of following billionaires to our doom.”
Collegamenti: Jeff Bezos’s Vision of the Future Is Basically Blade Runner
Il blog di zbrando
“If we want to avoid the hellscape of Blade Runner, we shouldn’t make the mistake of following billionaires to our doom.”
Collegamenti: Jeff Bezos’s Vision of the Future Is Basically Blade Runner
In tempi di social manipolatori un posto tutto nostro è probabilmente la scelta migliore (anche se non la più facile).
Collegamenti: 114 :: Please for the love of Blarg, Start a Blog
Si possono manipolare le intenzioni delle persone tramite le pubblicità di Google. Nel bene e nel male. Interessante lettura che ci insegna quanto siamo manipolabili e quanto la tecnologia Google impatta sulle nostre vite (tanto).
Collegamenti: I Used Google Ads for Social Engineering. It Worked.
Ho appena scoperto Michael Kiwanuka e Love and Hate è stupenda.
“Domains have a lifecycle. They are created, they are used for a time, and they expire. But for many domains, life doesn’t end there.”
Collegamenti: The domain name afterlife.
Avete dato un’occhiata alla app di WordPress? Non mi stupisce che pochi vogliano aprire un blog se poi per gestirlo devono usare una interfaccia web complicatissima o una app la cui estetica definirei basica o tecnica. Speriamo che l’acquisizione di Tumblr porti novità anche in questo campo.
Non so da quando ma ho scoperto oggi che nella app Samsung Health per Android è stato aggiunto il programma base di meditazione di Calm. Si accede tramite un link nella scheda Stress e l’aspetto è quasi identico alla app di Calm per Android. È anche possibile fare l’abbonamento per accedere ai contenuti extra come altri programmi, musiche, storie, ecc. Una buona mossa di Samsung che non aveva un programma di meditazione dentro la sua app e la possibilità di fare soldi per Calm.
Ci ho provato nelle ultime settimane a farne a meno, come per altri servizi Google. Le alternative ci sono ma per questo particolare servizio in pratica no. Sto parlando di Google Maps. Ci ho provato con tutto: HereWeGo, Sygic, Osmand… Niente da fare, la quantità, la precisione delle informazioni e il fatto che siano aggiornate rimangono un plus che la concorrenza non riesce ancora a raggiungere. E quindi a malincuore sono tornato a rimettere l’app Google.
Niente di meglio in una sala d’aspetto di un ambulatorio che sentire i ping delle notifiche di una chat e il toctoctoc della tastiera virtuale. Per non parlare delle conversazioni di lavoro in viva voce. L’educazione e la riservatezza, queste sconosciute.